25 marzo 421: la nascita di Venezia tra storia e mito

Venezia compie 1600 anni. O no?

Chissà di che colore era il cielo in quel lontano 25 marzo di 1600 anni fa. C’era un tiepido sole ad illuminare le fronde degli alberi in fiore e a riscaldare gli animali alla ricerca di cibo? Oppure una leggera pioggia cadeva inzuppando la terra e mescolandosi all’acqua salmastra dei canali? Non lo sapremo mai. Quel giorno, uguale a tanti altri, non accadde nulla di straordinario. 

Eppure, intorno a quel momento o forse un po’ più tardi, iniziò una storia lunga ed appassionante che non ci stancheremo mai di ricostruire, ripercorrere e raccontare. Non è un passato dal conto così tondo, a dirla tutta, ma ci piace l’idea di festeggiarci così, dopo sedici secoli di straordinaria realtà ed impareggiabile finzione. 

Il 25 marzo 421

La storia di Venezia è lunga e complessa, ricca di dettagli che vengono da documenti come mappe catastali, testamenti nobiliari, trattati commerciali e così via. Queste informazioni però si riducono fino a quasi mancare del tutto per ciò che riguarda i primi secoli della sua vicenda, che infatti sono ancora oggi avvolti nel mistero. 

Se da una parte abbiamo date, dati, nomi e cognomi, dall’altra gli spazi vuoti sono troppo lunghi e numerosi. L’esigenza di colmarli si manifesta già nell’XI secolo, quando le cronache scritte da quel momento in poi tentano di risolvere il problema, creando un inizio che sia in linea col presente così da creare una narrazione coerente. 

Il documento più importante in questo senso è il Chronicon Altinate, che ci permette di iniziare a leggere la storia di questa città scritta secondo questa specifica esigenza. È uno dei documenti più antichi, i cui manoscritti risalgono al XIII secolo, anche se la sua stesura risale a molto tempo prima. Una raccolta di documenti e leggende sull’origine di Venezia e dei suoi abitanti. 

Ed è proprio all’interno di questa narrazione che compare il 25 marzo del 421 come la data della fondazione di Venezia. Non a caso è il giorno dell’Annunciazione, scelto per celebrare il rapporto speciale con la Vergine della quale si sente figlia prediletta. Venezia predestinata a diventare una città ricca e potente grazie anche all’aiuto divino che compie il miracolo.

In quello stesso giorno, sempre secondo la leggenda, si pone la prima pietra della chiesa di san Giacomo di Rialto. Non c’è alcun testo antico a conferma di questa tesi, che diventa essa stessa documento creato su misura per fare entrare ufficialmente questa data nella storia della città. 

Le origini di Venezia nel nome della libertà e dell’indipendenza

Il suo sviluppo fu un percorso lungo e complesso, ricco di sfide e di scontri, di scelte lungimiranti ma anche di decisioni rischiose. Ma la fortuna, si sa, premia gli audaci. E gli abitanti di queste terre di battaglie ne vinsero molte, proteggendo il proprio territorio trasformato con inventiva e tenacia, anno dopo anno senza sosta.

Nel momento in cui la sua ascesa politica, militare ed economica sembra inarrestabile, la classe dirigente veneziana si rende conto che c’è qualcosa che manca: un passato che dia senso e significato al proprio presente. Decide quindi di crearne uno muovendosi in una direzione ben precisa, insistendo sui concetti di libertà e indipendenza conquistate e mantenute con coraggio e determinazione. 

E sono proprio questi gli elementi di continuità, che creano il legame con un passato che le garantisce reputazione, rispettabilità e dignità soprattutto agli occhi di chi da fuori la guarda e la ammira con rispetto e timore. Una città nata in uno spazio vergine, figlia di nessuno, riesce così a circondare la propria realtà di un’aura di antichità. 

Una situazione strana, quella di Venezia: ricca di discendenza ma priva di antenati. Ecco il motivo per cui si costruisce la propria rappresentazione, decidendo come presentarsi e raccontarsi al mondo intero. Una città che nasce dal nulla, in un luogo disabitato, e che è sempre stata libera, pronta a combattere e a vincere contro chi ha provato a sottometterla.

Orgogliosi del loro passato e consapevoli delle proprie capacità creano una narrazione ricca di dettagli che contiene tutti gli elementi dell’avventura epica, che inizia con i veneziani fuggitivi in cerca di libertà, dove il nemico è Attila e i cristiani in fuga vincono sui tiranni pagani in una lotta tra buoni e cattivi.

 

 

Spero che questo articolo dal mio blog ti sia piaciuto e ti ricordo che ogni settimana ci puoi trovare qualcosa di nuovo sulla storia, le opere d’arte e le tradizioni di Venezia ma anche consigli pratici per viverla al meglio.

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