Il 25 aprile a Venezia si festeggia così

Il 25 aprile è un giorno speciale per Venezia, perché festivo due volte. Se dal 22 aprile 1946 è stato istituito L’Anniversario della Liberazione d’Italia, qui c’è anche la festa del santo patrono, san Marco, che morì martirizzato ad Alessandria d’Egitto il 25 di aprile di un anno non ben identificato, nella seconda metà del I° secolo d.C.

In questa giornata così particolare per i veneziani è tradizione regalare una rosa rossa non solo alla propria moglie o fidanzata ma anche alle altre donne della famiglia come la mamma o la sorella. Questo dono si rifà ad una tragica storia d’amore che ha per protagonisti due giovani veneziani.

Lei è Maria, nobile fanciulla figlia di Orso Partecipazio, soprannominata Vulcana forse per il suo temperamento. Lui è Tancredi, giovane dalle belle speranze ma di umili origini che mai avrebbe avuto il permesso di sposare la sua amata, e che per questo motivo decise di dimostrare il suo coraggio unendosi all’esercito di Carlo Magno che in Spagna lottava contro i Mori.

Tancredì combatté valorosamente ma durante una battaglia fu ferito mortalmente. Il suo corpo sanguinante, deposto a terra vicino ad un roseto di rose bianche, ne tinse alcune di rosso. Un bocciolo fu consegnato ad un cavaliere con il compito di tornare a Venezia recando con sé il triste messaggio per Maria.

La giovane innamorata accolse la notizia tra le lacrime e si addormentò stringendo tra le mani il suo dono d’amore. Il mattino dopo non si svegliò. Mai più. Era il 25 aprile di un giorno lontano lontano. Ecco perché qui a Venezia questo è diventato il giorno della festa del bòcolo.

 

Spero che questo articolo dedicato al 25 aprile ti sia piaciuto! Ce ne sono tanti altri su questo mio blog, dedicati alla storia, alle tradizioni e alle curiosità di Venezia.

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